Il “progetto” Otolab del collettivo di origine milanese, si è formato nel 2001 ed è composto da
elementi provenienti da ambienti artistici e professionali differenti, ma con affinità estetiche
comuni. Otolab rappresenta, nel panorama della Vj Art, uno dei gruppi più promettenti: ha
partecipato con liveset, seminari e installazioni a manifestazioni in Italia e all’estero,
meritando l’Italian Diesel Award all’Italian Live Media Contest 2002 e il primo premio a Netmage
2003 con il progetto Quartetto.swf. Hanno inoltre collaborato alla realizzazione di iniziative
al TPO e all’XM24 di Bologna e alle due edizioni di V_ (festival autogestito di arte
audiovisiva).
I loro progetti si sviluppano attraverso lavoro di laboratorio, seminari, live-set e si basano
sul confronto tra i quindici componenti del collettivo per cui “si procede per ‘sottrazione’, ci
si concentra sull’idea forte”. Alla base di ogni progetto c’è la volontà di sperimentare con
linguaggi differenti, che vanno dall’elettronica sperimentale alla techno, dal dub alle sonorità
industriali, un rapporto stretto e interattivo tra suoni e immagini, che diventano un commento
visivo alla performance musicale, sfruttando le potenzialità di supporti diversi, digitali e
analogici .Suoni e immagini sono generate dal trascinamento del mouse che viene fatto scorrere
da quattro performer che, con continue variazioni di ruoli, come in un quartetto per archi,
realizzano un spettacolo sincrono e complesso. Le immagini prodotte vengono, infine, proiettate
su quattro schermi differenti.
Il risultato è una stretta e intensa correlazione tra immagini e suoni, in cui i due elementi
diventano inscindibili e coinvolgono nella composizione anche lo spazio fisico. Lo scopo è di
provocare nello spettatore intime pulsioni e di stimolare gli aspetti nascosti dell’immaginazione.
• www.otolab.com
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