FFH nasce dall'incontro tra l'artista Nicola Martini e Kilroy e
indaga il suono come massa fisica, materia tangibile all'interno dello spazio,
piuttosto che le sue qualità musicali.
Insinuando la massa sonora nelle strutture ospitanti, si servono di diversi tipi di
apparecchiature a seconda degli spazi e dei motivi dell'intervento, come
risuonatori al Terfenol, strumentazione analogica, computer,
generatori, ventole industriali, strumenti musicali modificati.
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